News

13.07.2020 Il Tajad frizzante è su The new York Times

Mi dicono che Eric Asimov ha scritto del Tajad e la felicità prende il possesso di tutta me stessa. 😁Vi racconto prima chi è Eric Asimov, perchè esistono ancora giornalisti con la G maiuscola che rendono grande un giornale e non il contrario. 🗞Eric Asimov scrive di vino e lo fa con la passione di uno che ama il vino. 🥂Se leggete i suoi articoli e le sue recensioni non c’è mai la spocchia di sapere tutto o di essere un depositario del sapere. Ha rivoluzionato l’approccio al vino negli Usa pensando che fosse più 🤓importante una “chiacchierata” passatemi il termine, con il consumatore che non un punteggio. Assaggia pochi vini alla volta, venti, e ne scrive e lo fa con rispetto verso chi produce e verso chi beve, 🍷🥂e tra le righe leggi la curiosità di chi pensa di non aver ancora finito il suo il lavoro. “In these strange times, I find grounding in wine. Not through self-medication, though I do not disparage the buzz. But simply through the fascinating combination of grape, 🍇place and person that can make every good bottle either a new adventure or an old, beloved story”. Il vino diventa in momenti particolari come questo un’occasione per rimettere i piedi per terra 💚e ascoltare. 

In un altro articolo scriveva “One of the core goals of any good wine writer should be to give consumers the tools to educate themselves”. Uno dei principali obiettivi di un buon scrittore di vino dovrebbe essere quello di fornire al consumatore gli strumenti per decidere da solo cosa bere, aggiungo io, per essere felice, perché in fondo il vino è piacere. I degustatori seriali, sempre secondo l’autore dell’articolo, non educano al gusto, fanno l’opposto, in quanto vincolano la libertà dell’appassionato a un giudizio casuale e meramente soggettivo.

Semplicemente grazie! Thanks 😊🍾

24.07.2019 Medaglia d'argento al Doro Nature al CSWWC

Sono felice di informarvi che nell’ambito del “The Champagne & Sparkling World Championships” il Doro Nature ha ricevuto la medaglia d’argento.
Noi naturalmente lavoreremo per conquistare l’oro 😉. Nel frattempo condividiamo con piacere questo risultato!
Grazie sempre per il vostro sostegno!

30.08.2018 Per Vanity Fair siamo l'etichetta numero 1 paraponziponzipo

Su Vanity Fair siamo l’Etichetta numero 1 paraponziponzipo 😎
“Tutto è vanità, lo sappiamo, ma chi non confesserà di voler una parte di questa vanità? Vorrei sapere quale uomo sensato disprezza l´arrosto, soltanto perché è transitorio.” (Vanity Fair, W. Makepeace Thackeray) Special thank to Anna Mazzotti di Vanity Fair

28.08.2018 Local taste intervista Cinzia Canzian

Dall’esperienza con i nonni alla creatività, fantasia e professionalità dei giorni nostri. Andremo a conoscere una giovane imprenditrice il cui motto è “Life is a bubble”, la vita è una bollicina.
Ho voluto incontrare e conoscere Cinzia Canzian di Le Vigne di Alice, perché sono rimasta incantata dall’allestimento del suo stand al Vinitaly di Verona lo scorso Marzo. La fantasia nella scelta e disposizione degli oggetti d’arredo mi ha subito proiettata in un mondo magico staccato dalla realtà. Il mio immediato desiderio è stato quello di conoscere l’autrice della realizzazione di questo spazio fantastico che ospitava i prodotti della sua azienda vitivinicola che sorge nelle terre del Prosecco Superiore Docg.
Leggi tutto  

Le Vigne di Alice

23.05.2018 Pensavo che M fosse una lettera a caso... non avevo idea stesse per ... Marzemino col fondo - cit. James Bond (Casinò Royale)

 M marzemino col fondo

M fondo lo produciamo tradizionalmente con rifermentazione in bottiglia. Fermiamo la prima fermentazione lasciando il vino sulle fecce fini fino a marzo. Poi lo imbottigliamo e aggiungiamo mosto e lieviti indigeni per reinnestare la fermentazione che dura circa due mesi. E´ un vino che non può che migliorare nel tempo.